sabato 4 febbraio 2017

tempo da lupi

mi ero attardato per boschi, la nebbia mi avvolgeva fin dal principio ... passa il tempo ed ora di colpo si univa anche l'incombere della notte, un po di timore si faceva in me strada, quella paura primordiale dell'incontro con il lupo cattivo, ciò è un qualcosa inculcato fin dall'infanzia ... ero solo e mi sentivo solo, la mia vista calava sempre più, a tener fissa la via, a farmi forza che le mie gambe, i miei piedi passo dopo passo proseguivano e si avvicinavano alla meta ... tenevo i denti serrati, l'ansia comunque non mi abbandonava e l'impressione era quella comune di occhi attenti che in ogni loco dal bosco fissavano solo me ... poi ecco la svolta, tra un'occhiata e l'altra verso la via buia e verso il cielo distante mi soffermai di colpo sulle mie mani o potei rassomigliarle con gran stupore e definirle non impropriamente delle zampe, robuste, tenaci e dinamiche ... passai quindi la mano sotto la bocca e mi soffermai sulla folta peluria che mi avvolgeva ora o forse anche prima da capo a capo ... le mie conclusioni furono inevitabilmente ed inconfutabilmente che il lupo ero stesso io, ne ricalcavo i passi, il vagabondare, l'incedere sui margini, il diffidare del diffidabile ... il pericolo perciò improvvisamente svanì, la sensazione a dir il vero, al massimo avrei rischiato in un incontro lupo con lupo, nulla di più, ed intanto giù il passo senza più starne a contarne.

Il sentiero è quello che collega Giano Vetusto a Rocchetta e Croce sui monti Trebulani, settore monte Maggiore







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