venerdì 2 settembre 2016

a Cairano, 28 agosto 2016

quella in fondo è Cairano, lì orgogliosa sulla rupe, intorno è tutta circondata di grandi spazi, campi di grano a perdita d'occhio, il vento ti accompagna lungo le passeggiate calde e silenziose … di fronte a questi scenari rimani spogliato di ogni cosa, rimani in contatto tra te e l'immenso perdurare di una staticità a volte irritante, a volte soave, inutile dire che il tempo non ha più nessun valore … non ti rimane che fermarti, abbassare a volte lo sguardo, farti cullare dal vento capriccioso, stringere i denti, ascoltare l'immobile che diviene aria, onda, energia, tutta da assorbire, da assaporare, da tuffarsi dentro … è un naufragio, forse una salvezza, forse una dolce malinconia che affligge l'uomo nel perdurar della vita terrena, forse un inno alla gioia, alla grandezza del paradiso in cui viviamo ...

Cairano, 28 agosto 2016




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